El hombre teme y desconfía.
El hombre teme lo que no puede comprender.
Desconfía de aquello que no puede abarcar, porque le falta el
Amor.
El hombre no comprende que todo conocimiento tiene un momento, y
quisiera abarcar con su limitada mente el pasado, el presente y el futuro; pero
no le es posible hacerlo.
El pasado, el presente y el futuro se hallan dentro de una
esfera divina que es El Eterno Presente consustancial a cada cosa, y a cada ser
en particular, porque así ha sido decretado por la Suprema Mente Ideal de Dios.
El hombre se desespera, siente miedo y temor, ante sucesos y
personas que no llega a comprender, que le provoca intriga, que le causa dudas,
que produce en él un estado de indefensión. Le sucede esto porque ha dejado de
creer en el Eterno Amor de Dios.
Si el hombre creyera, verdaderamente, en el Amor Divino, ya
estaría a salvo de todo mal, porque el Amor Divino no abandona a sus criaturas.
Está presente en cada latido de sus lágrimas, en cada latido de sus sonrisas, y no los abandona jamás en
ningún tiempo y en ningún espacio.
El Supremo Amor del Hacedor, es la Justicia más Pura que ninguna
mente humana puede abarcar, comprender, determinar y entender. Es por eso que,
el hombre teme al Amor Divino, porque no lo comprende, no llega a la Raíz que
lo ha creado, y por la cual existe.
Pero el Amor Divino asiste a aquellos que dentro de sí mismos,
ante los tiempos de desesperación, y de impotencia personal, generan el
Pensamiento Humano más bello, más delicado, más sublime y más en unión con Su
Creador: PADRE, MADRE, DIOS MIO, ESTOY EN TUS MANOS. EN TUS MANOS ENCOMIENDO
TODO MI SER, POR AMOR A TI, AUNQUE NO TE COMPRENDO.
Es entonces, cuando el Misterio de la Providencia, comienza a
caminar entre los pasos confusos y débiles del hombre. Es entonces, cuando
siente en la nuca, el Hálito Sublime del Amor de Dios.
El hombre teme lo que no puede comprender. Desconfía de aquello
que no puede abarcar, porque le falta el Amor.
A veces, deja de creer, por un tiempo en este Amor Divino, y cae
reo del torbellino atemporal del vacío, en donde “algo” lo envuelve, sin saber
lo que es, y que aumenta su desesperación.
“¿Por qué me sucede esto?”- dice el hombre sin esperanza de
tener una respuesta, porque está sordo al Reclamo Divino.
“¿Por qué tengo que soportar esto?”- dice el humano ser, cuando
se rebela contra lo malo que él mismo ha creado, y que resulta ser el efecto de
una causa generada con anterioridad.
“¿Por qué debo tolerar a aquellos a los que no amo?”- dice el hombre
entregado a su orgullo personal, a su soberbia constante, a su arrogancia sin límites,
a su vanidad personal, a su ansia de poder.
El hombre ciego y sordo al Amor de Dios, la Justicia Divina, es
así.
Y entonces genera causas aún peores que la primera, cayendo en
la espiral de los ciclos y de las épocas; espiral efectista que cesará cuando
comprenderá que tampoco, él, dentro de su maldad está solo, y desamparado.
Cuando lo comprenda, entonces, la espiral comenzará a girar más
lentamente, dejándole ver, apreciar, determinar y controlar las causas por él
generadas que, lo llevan a la desesperación y a la rebeldía contra las Leyes
Superiores.
Entonces, un día, si él prosigue por el camino del Bien, la
espiral se detendrá ante Su Ojo, podrá ver las mezclas de los innumerables
hilos creados y anudados por él mismo, en la confusión de su soberbia, de su
arrogancia, de su vanidad y de su orgullo. Entonces dejará de revelarse, y
comenzará el Sublime Trabajo de deshacer la telaraña que él mismo ha creado y que
no le deja ver, el Amor Sublime de Dios.
Entonces, se liberará y también él será Llamado por su nombre,
para caminar en la Senda del Bien que hace conocer el Amor de Dios, del Padre y
Madre, y comprenderá que aunque pudiera tener todo en el mundo, poseer todo en
los diferentes Planos Manifestativos, comprenderá que SIN AMOR, no es nada.
El hombre teme lo que no puede comprender.
Desconfía de aquello que no puede abarcar, porque le falta el
Amor, pero ¿qué se puede hacer si las explicaciones del Espíritu Santo no le
satisfacen?
¿Qué se puede decir al hombre que no desea abrir su corazón?
No se puede hacer mucho, solo decir con todo el Amor del
Universo: ¡Hombre, sálvate a ti mismo! En ti está la “Llave Maestra” que te
abrirá, solamente, la Puerta del Bien de Dios.
Mientras tanto el temor y desconfianza atenazan y apresan al
hombre, que ignora, que ha sido Creado, para ser LIBRE y FELIZ, con Dios y en
Dios.
Amén.
Paz a todos.
Vuestro Hermano del Cielo, Delhoal.
Antonio Pastor L.
Vellisca, .....ore del 27 marzo 2016.
L’uomo teme e diffida.
L’uomo teme ciò
che non può comprendere.
Diffida di ciò che non può coprire, perchè gli manca
l’Amore.
L’uomo non capisce che tutta conoscenza ha un momento, e
vorrebbe coprire con la sua limitata mente il passato, il presente ed il
futuro; ma non gli è possibile di farlo
Il passato, il
presente ed il futuro si trovano dentro ad una sfera divina che è L’Eterno
Presente che è consustanziale ad ogni cosa, e ad ogni essere in particolare,
perchè così è stato decretato dalla Suprema Mente Ideale di Dio.
L’uomo dispera,
sente paura e timore, davanti eventi e persone che non riesce a capire, che
provocano in lui intrigo, che li causa dubbi, che produce in lui un stato di
non potersi difendere. Questo li succede perchè ha lasciato di credere
nell’Eterno Amore di Dio.
Se l’uomo
credesse, veramente, nell’Amore Divino, si troverebbe a salvo di ogni male,
perchè l’Amore Divino non abbandona le loro creature. È presente in ogni
battito delle sue lacrime, in ogni battito dei loro sorrisi, e non gli
abbandona mai in nessun tempo ed in nessun spazio.
Il Supremo Amore
del Creatore, è la Giustizia più Pura che nessuna mente umana può coprire,
comprendere, determinare e capire. È per questo che, l’uomo teme l’Amore
Divino, perchè non lo capisce, non raggunge alla Radice che l’ha creato e per
la quale esiste.
Ma l’Amore
Divino assiste coloro che dentro se stessi, nei tempi di disperazione, e nei
tempi di impotenza personale, generano il Pensiero Umano più bello, più dolce,
più sublime e di grande unione con il proprio Creatore: PADRE, MADRE, DIOS MIO,
SONO NELLE TUE MANI. NELLE TUE MANI RACCOMANDO TUTTO IL MIO ESSERE, PER AMORE
VERSO DI TE, ANCHE SE NON LO CAPISCO.
Allora c’è,
quando il Mistero della Provvidenza, inizia a camminare tra i confusi e deboli
passi dell’uomo. Alora c’è, quando l’uomo sente dietro al collo, l’Alito
Sublime dell’Amore di Dio.
L’uomo teme ciò che non può comprendere.
Diffida di ciò che non può coprire, perchè gli manca
l’Amore.
A volte, lascia
di credere, per un tempo, in questo Divino Amore e cadde reo del turbine
atemporale del vuoto, là dove “qualcosa” lo avvolge, senza sapere cosa sia, e
che aumenta la sua disperacione.
“Perchè mi
succede questo?”, -dice l’uomo senza speranza di avere una risposta, perch’è
sordo allo Richiamo di Dio.
“Perchè devo
sopportare questo?”, -dice l’umano essere, quando si ribella contro il male che
lui stesso ha creato e che risulta essere l’effetto di una causa generata precedentemente.
“Perchè devo
tollerare coloro che non amo?”, -dice l’uomo intregato al proprio orgoglio,
alla sua alterigia costante, alla sua arroganza senza limiti, alla sua
personale vanità, alla sua ansia di potere.
L’uomo cieco e
sordo verso l’Amore di Dio, la Giustizia Divina, è cosí.
Ed allora,
l’uomo causa peggori cause di quelle di prima, in caduta nella spirale dei
cicli e delle epoche; spirale effettistica che cesará di agire quando capirà
che nemmeno, lui, dentro alla loro malvagità sta solo e indifeso.
Quando lo
capirà, allora, la spirale iniziará a girare più lentamente, lasciandogli
vedere, aprezzare, determinare e controllare le cause da lui generate che, lo
portano verso la disperazione e la ribellione contro le Leggi Superiori.
Allora, un
giorno, se lui persevera nel cammino del Bene, la spirale fermerà davanti al
Loro Occhio, potrà vedere le mezcolanze dei innumerevoli fili creati ed
annodati da lui stesso, nella confusione dela loro superbia, della loro
arroganza, dalla sua vanità e del proprio orgoglio.
Allora lasciarà di ribellarsi, e iniziará il
Sublime Lavoro di disfare la tela di ragno che egli stesso ha creata e che non
li lascia vedere, l’Amore Sublime di Dio.
Allora, se liberarà e anche lui sarà Chiamato dal suo nome, per
camminare nel Sentiero del Bene che fa conoscere l’Amore di Dio, del Padre e
Madre, e capirà che addiritura se potesse avere tutto nel mondo, possedere
tutto nei diversi Piani Manifestativi, comprenderá che SENZA AMORE, non è
nulla.
L’uomo teme ciò che non può
comprendere.
Diffida di ciò che non può
coprire, perchè gli manca l’Amore, ma, che si può fare se le spiegazioni dello
Spirito Santo non li soddisfano ?
Cosa si può dire all¡uomo che non desidera aprire il suo
cuore ?
Si può fare poco, solo dire con tutto l’Amore
dell’Universo : Uomo, salva te stesso !! In te è la “Principale
Chiave” che aprirá, unicamente, la Porta del Bene di Dio.
Nel frattempo il timore e la diffidezza attanagliano e
incatenano l’uomo, che ignora, ch’è stato creato, per essere LIBERO e FELICE,
con Dio e in Dio.
Amen.
Pace a tutti.
Vostro Fratello del Cielo, Delhoal.
Antonio Pastor L.
Vellisca, ..... ore del 27 marzo 2016.
